Social Media e Impulsività:
I social media hanno indubbiamente aspetti positivi: possono metterci in contatto con altre persone e diffondere consapevolezza su temi importanti. Essi però funzionano sfruttando meccanismi che ci inducono a perdere il controllo delle nostre azioni e questo può avere impatti negativi sul benessere e sulla salute mentale.
1. Meccanismi psicologici e biologici
I social media sono progettati per catturare la nostra attenzione in modo molto efficace attraverso l'uso abile di meccanismi biologici, psicologici e tecnologici [1, 2, 3].
Ad esempio quando riceviamo un "mi piace":
- Viene soddisfatto il nostro bisogno psicologico di appartenenza e di validazione sociale, ossia il desiderio naturale di sentirci parte di un gruppo che ci approva;
- Ciò produce l'attivazione del "sistema della ricompensa", ossia di quelle parti del cervello che, tra le altre cose, rilasciano dopamina, una sostanza chimica associata al piacere;
- Questo ci motiva a ripetere l'azione, in questo caso a continuare a pubblicare post sui social, nel tentativo di provare nuovamente quell'esperienza piacevole;
- Questa ripetizione attiva un meccanismo impulsivo simile a quello che nella Mindfulness viene chiamato "Pilota Automatico";
- Nei casi più intensi questa compulsione può diventare una forma di dipendenza;
2. Meccanismi tecnologici
I social media riescono a generare questo circolo vizioso attraverso un'accurata progettazione [3, 4, 5, 6]:
- Le notifiche sono programmate per arrivare in momenti specifici, in cui è più facile interrompere ciò che stiamo facendo e catturare la nostra attenzione;
- Le raccomandazioni di nuovi contenuti si basano sull'analisi del nostro comportamento e sfruttano l'innata curiosità umana per incentivare il continuo scorrimento delle pagine;
- Il conteggio dei "mi piace" o dei follower crea un ambiente che promuove il confronto sociale e la ricerca di approvazione per incentivare la pubblicazione di contenuti.
3. Effetti sulla salute mentale
Questo costante incentivo alla ricerca di gratificazioni immediate può produrre vari effetti negativi sulla salute mentale [1, 2, 3, 4, 6]:
- Ansia: il confronto sociale costante può farci sentire inadeguati e stressati;
- Depressione: la dipendenza dalle gratificazioni immediate possono ridurre la capacità di provare piacere nelle attività quotidiane;
- Diminuzione della qualità del sonno: l'uso prolungato di dispositivi digitali, specialmente di notte, altera i ritmi del sonno e può causare insonnia.
4. Strategie utili
Per mitigare questi effetti possiamo adottare alcune abitudini [1, 3, 5]:
- Impostare limiti di tempo: utilizzare i social media solo per un periodo limitato ogni giorno;
- Disattivare le notifiche: al fine di ridurre le interruzioni inutili;
- Dedicare tempo ad attività offline: come l'esercizio fisico e le interazioni faccia a faccia;
- Programmare routine giornaliere: stabilire abitudini che includano pause dai dispositivi digitali;
5. Approcci psicologici
Per intervenire clinicamente sugli impatti negativi sulla salute mentale esistono alcuni approcci psicologici efficaci [1, 4, 5]:
- La Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): aiuta a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali. Funziona bene per la dipendenza dai social media perché aiuta a cambiare pensieri e comportamenti negativi e insegna nuove strategie di gestione dei problemi;
- La Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT): incorpora elementi di mindfulness per gestire l'impulsività e migliorare la regolazione emotiva;
- La Riduzione dello Stress Basata sulla Mindfulness (MBSR): promuove l'auto-consapevolezza e riduce le reattività automatiche, particolarmente attivate dall'abuso di social media.
6. Conclusioni
Come ha scritto Tristan Harris, fondatore del Center for Humane Technology [8]:
"Quando lo stimolo a compiere un'azione è molto alto, ossia l'azione successiva può essere realizzata senza alcun "attrito", noi perdiamo la capacità di pensare prima di agire (...) e quando ciò avviene diventiamo preda dell'azione impulsiva e perdiamo la caratteristica che più ci distingue come esseri umani." [7]
Occorre dunque un'educazione alla consapevolezza anche nell'uso di questi strumenti, affinché siano loro ad essere al nostro servizio e non il contrario.
Bibliografia:
- Harvard T.H. Chan School of Public Health: "Social media use can be positive for mental health";
- Meshi, Dar, Diana I. Tamir, and Hauke R. Heekeren (2015): "The emerging neuroscience of social media." Trends in cognitive sciences 19.12: 771-782;
- Harvard T.H. Chan School of Public Health: "Is social media bad for young people’s mental health";
- Stanford University: "A Psychiatrist’s Perspective on Social Media Algorithms and Mental Health";
- University of Florida: "Social Media and Mental Health: Considerations from experts this Mental Health Awareness Month";
- Cornell University: "New Evidence on Adolescent Mental Health and Social Media";
- Tristan Harris (2013): "A Call to Minimize Distraction & Respect Users’ Attention", trascrizione completa da digitalwellbeing.org;
- Center for Humane Technology: www.humanetech.com
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