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Lunedì, 20 Aprile 2020 08:46

Adolescenti e abuso di cannabinoidi

Si sta diffondendo sempre più  l’ informazione  non corretta  secondo cui gli “spinelli” non farebbero male.

Molti giovani pensano  che qualche “canna” non faccia danni, ossia che non sia capace di creare nessuna modifica al cervello.

Esiste una ricerca pubblicata dal Journal of Neuroscience secondo la quale sono effettivamente sufficienti  poche “canne”  per modificare la struttura del cervello soprattutto in età adolescenziale.

Lo studio ha preso in esame 46 giovani di 14 anni che avevano fatto uso saltuario di cannabis (anche solo due volte). L’esito dell’osservazione ha portato ad evidenziare  variazioni nel volume del cervello, alterazioni a livello dell’amigdala (centro di integrazione e regolazione delle emozioni) e dell’ippocampo (centro di modulazione della memoria e delle abilità spaziali).

L’ipotesi degli studiosi è che la cannabis intervenga nei processi di rimodellamento dei neuroni  (pruning) che si attua nel nostro cervello almeno fino ai 18 anni.

Il pruning, la potatura, serve a rimuovere dal nostro cervello connessioni che non servono man mano che cresciamo, rendendolo  più  “plastico”, ossia più capace di mantenere efficienti  le sue funzioni, quando abbiamo la necessità di imparare  informazioni  nuove e complesse.

Molti ricercatori hanno collegato alterazioni del pruning  all’esordio di disturbi psicotici e neurologici.

Angela Draisci

Fonti:

K. Richardson Gill, MD: “ What is synaptic pruning?”  Healthline  January 2018

“Grey matter volume  differences associated with extremely low levels of cannabis use in adolescence” The Journal of Neuroscience