- Il percorso MBCT (Mindfulness-Based Cognitive Therapy o Terapia Cognitiva Basata sulla Mindfulness) e un protocollo terapeutico progettato per prevenire le ricadute della depressione e gestire disturbi legati all'ansia;
- Il Percorso Mindfulness e Relazioni è ideale per chi desidera utilizzare la mindfulness per migliorare le dinamiche interpersonali, sia in ambito lavorativo che familiare.
In questo articolo diamo solo una spiegazione generale del funzionamento dei due percorsi. Nei prossimi articoli illustreremo in dettaglio il funzionamento e la struttura di ciascun percorso.
1. A Chi Sono Rivolti i Percorsi
Tutti i nostri percorsi di Mindfulness sono accessibili anche a chi non esperienza e possono fornire spunti utili per tutti. Il criterio generale che suggeriamo per scegliere un percorso è di porsi la seguente domanda: "qual è l'obiettivo principale che voglio e posso perseguire in questo momento?".
Di seguito proviamo ad illustrare i destinatari ideali del percorso MBCT e del percorso Mindfulness e Relazioni:
1.1 A chi è rivolto il Percorso MBCT
Il percorso è ideale per:
- Chi ha vissuto più episodi depressivi: studi condotti sulla popolazione clinica dimostrano che all'aumentare del numero di episodi depressivi, aumenta la probabilità di ricadute (Paykel et al. 1995). Il protocollo MBCT nasce proprio con l'obiettivo di ridurre la probabilità che le ricadute si manifestino;
- Chi soffre o ha sofferto di Disturbi d'Ansia: il quale è una categoria diagnostica in cui rientrano molti disturbi specifici, tra cui il Disturbo d’Ansia Generalizzata (DAG), il Disturbo d’Ansia Sociale (DAS) e il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) (Harvey et al. 2004, Sassaroli et al. 2006; APA 2013). Qualora il disturbo sia in corso, è bene che la partecipazione al percorso MBCT sia complementare ad un trattamento strutturato come la psicoterapia individuale e/o la farmacoterapia.
- Chi vuole aiutare coloro che soffrono o hanno sofferto di Disturbi Depressivi o di Disturbi d'Ansia: questo vale sia per chi magari frequenta o vive con persone con queste difficoltà, sia per i professionisti della salute mentale che vogliono accostarsi a questo protocollo terapeutico in vista di una futura formazione specialistica.
1.2 A chi è rivolto il Percorso Mindfulness e Relazioni
Il percorso è ideale per:
- Chi desidera ridurre la sofferenza emotiva causata da relazioni "complesse" in ogni ambito, da quello lavorativo a quello più intimo e famigliare;
- Chi desidera aumentare il benessere e la profondità delle proprie relazioni: ampliando la propria rete sociale e riuscendo a trarre maggiore soddisfazione dalle relazioni esistenti;
- Chi vuole aiutare gli altri: le relazioni umane sono uno degli ambiti dove è maggiore la probabilità di conflitto. Riuscire a comprenderle e a trasformarle è un'abilità preziosa non solo per sé stessi ma per intervenire concretamente in moltissime situazioni da quelle più piccole a quelle più grandi.
2. Come funzionano i percorsi
Tutti i percorsi dell'Istituto Mente e Corpo si basano sull'incontro tra Mindfulness, Psicologia e Neuroscienze. Ogni percorso ha un preciso obiettivo e per raggiungerlo attinge ad una specifica branca della psicologia.
2.1. Come funziona il percorso MBCT
Il protocollo MBCT nasce dall'integrazione tra la Mindfulness e la Psicologia Cognitiva, la quale:
- Studia i processi mentali interni: come percezione, memoria, pensiero, linguaggio, apprendimento e risoluzione dei problemi;
- Aiuta a correggere abitudini mentali non salutari: in gergo chiamate "distorsioni cognitive", che generano sofferenza e che sono molto comuni in coloro che soffrono di Depressione o di Disturbi d'Ansia.
La Psicologia Cognitiva è nata negli anni '50 e '60 e in una prima fase si è concentrata principalmente sul contenuto dei pensieri e su come questi influenzano le emozioni e i comportamenti (Neisser 1967, Beck 1976).
Negli anni '90, con l'avvento della cosiddetta "terza ondata" della psicologia cognitiva (Hayes et al. 1999, Linehan 1993, Segal et al 2001, Wells 2000), si è giunti alla due importanti conclusioni:
- Per cambiare il contenuto dei pensieri occorre agire anche sul corpo;
- Non è importante solo cambiare il contenuto dei pensieri disfunzionali ma occorre anche cambiare la relazione che abbiamo con essi.
Attraverso specifici esercizi di Mindfulness il Percorso MBCT permette di:
- Aumentare la consapevolezza del corpo: riuscire cioè a notare come diversi modi di pensare ad una stessa situazione hanno chiari effetti sulle diverse parti del corpo;
- Aumentare la capacità di "decentramento": ossia di osservare qualsiasi pensiero "a distanza", senza esserne travolti, come se fossero eventi transitori destinati a sorgere e a tramontare. Ciò è molto importante per evitare di cadere nelle trappole delle distorsioni cognitive tipiche di chi soffre di ansia e di ricadute depressive.
2.2. Come funziona il percorso Mindfulness e Relazioni
Il percorso Mindfulness e Relazioni nasce dall'integrazione tra la Mindfulness e la Psicologia Evoluzionista (Buss 2019), la quale studia come la mente umana è cambiata nel corso dell'evoluzione per adattarsi all'ambiente esterno.
Nel corso degli anni la psicologia evoluzionista ha approfondito, tra le altre cose, le modalità con cui gli esseri umani si relazionano tra loro, identificando quattro principali sistemi su cui si basano tutte le relazioni umane:
- Sistema di Attaccamento e Accudimento: legato al bisogno di sicurezza, protezione e vicinanza con gli altri (Bowlby 1998; Liotti 2005).
- Sistema del Valore: legato al bisogno di essere riconosciuti e apprezzati per i propri meriti e sforzi (Gilbert 2000)
- Sistema Paritetico o Cooperativo: legato al bisogno di reciprocità e condivisione di valori, interessi e obiettivi (Liotti 2001);
- Sistema Agonistico e di Rango: legato agli istinti di competizione e gerarchia sociale e connesso all'affermazione della propria posizione nel gruppo (Panksepp 1998).
Questi sistemi sono come quattro gambe di un tavolo, che tengono in equilibrio e in armonia le nostre relazioni con gli altri.
Ciascuno di noi nel corso della vita può aver subito delle "ferite" ad uno o a più sistemi relazionali e, in risposta a ciò, può aver ipersviluppato gli altri.
Il risultato è spesso "un tavolo non equilibrato", ossia un sistema di gestione delle relazioni più orientato, ad esempio verso un eccessivo accudimento o verso un'eccessiva competizione.
Attraverso specifici esercizi di Mindfulness, il Percorso Mindfulness e Relazioni permette di:
- Capire quali sono i nostri sistemi motivazionali più fragili e quelli più sviluppati;
- Potenziare i sistemi più fragili e de-potenziare quelli troppo più sviluppati;
- Sviluppare capacità di modulazione dei nostri comportamenti quando esprimiamo i nostri bisogni o quando rispondiamo a richieste altrui, aumentando di conseguenza l'armonia e la profondità delle nostre relazioni.
3. Conclusioni
Il percorso MBCT e il percorso Mindfulness e Relazioni offrono strumenti concreti per integrare la Mindfulness nella nostra vita, con esercizi e finalità diverse. Entrambi i percorsi non richiedono esperienza pregressa e sono progettati per essere accessibili a tutti.
La scelta dipende dalle nostre esigenze e dagli obiettivi che desideriamo raggiungere:
- Se il tuo obiettivo principale è la prevenzione delle ricadute depressive o la gestione dei disturbi legati all'ansia, il percorso MBCT potrebbe essere la scelta più adatta;
- Se senti maggiormente il bisogno di comprendere e migliorare le nostre relazioni, il percorso Mindfulness e Relazioni ti fornirà gli strumenti più adatti.
Per approfondire ulteriormente e scoprire quale percorso risuona di più con te, ti invitiamo a leggere i prossimi articoli in cui esploreremo in dettaglio ciascun percorso.
Bibliografia
- American Psychiatric Association (2013): "Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5™ (5th ed.)". American Psychiatric Publishing, Inc;
- Beck A. T. (1976): "Cognitive Therapy and the Emotional Disorders", Penguin. New York;
- Bowlby J. (1988): "A Secure Base: Parent-Child Attachment and Healthy Human Development". Basic Books.
- Buss D (2019): "Evolutionary psychology: The new science of the mind". Routledge.
- Gilbert P. (2000): "Social mentalities: Internal 'social' conflicts and the role of inner warmth and compassion in cognitive therapy". In In P. Gilbert & K. G. Bailey (Eds.), Genes on the couch: Explorations in evolutionary psychotherapy (pp. 118–150). Brunner-Routledge.
- Harvey et al. (2004): "Cognitive behavioral processes across psychological disorders: A transdiagnostic approach to research and treatment". Oxford Press, Oxford;
- Hayes et al. (1999): "Acceptance and Commitment Therapy: An Experiential Approach to Behavior Change". Guilford Press. New York;
- Linehan M. M. (1993): "Cognitive-Behavioral Treatment of Borderline Personality Disorder". Guilford Press. New York;
- Liotti G. (2001): "Le opere della coscienza. Psicopatologia e psicoterapia nella prospettiva cognitivo-evoluzionista". Raffaello Cortina Editore. Milano;
- Liotti G. (2005): "La dimensione interpersonale della coscienza". Carocci Editore. Roma;
- Neisser U. (1967): "Cognitive Psychology", Appleton-Century-Crofts
- Panksepp J. (1998): "Affective Neuroscience. The Foundation of Human and Animal Emotions". Oxford University Press. Oxford;
- Paykel et al. (1995): "Residual symptoms after partial remission: an important outcome in depression". Psychological Medicine, 25(6), 1171-1180.
- Sassaroli S. et al (2006): "Psicoterapia Cognitiva dell’Ansia. Rimuginio, controllo ed evitamento". Raffaello Cortina. Milano;
- Segal et al. (2001): "Mindfulness-Based Cognitive Therapy for Depression: A New Approach to Preventing Relapse". The Guilford Press. New York:
- Wells A. (2000): "Emotional Disorders and Metacognition: Innovative Cognitive Therapy". Chichester: John Wiley & Sons. Chichester.
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