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Lunedì, 05 Agosto 2024 10:20

Gli abbracci di oggi sono le ali del domani

Gli abbracci e altre forme di contatto fisico affettuoso non sono semplici gesti di amore e cura, ma svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il cervello e il comportamento dei più piccoli. Numerose ricerche hanno dimostrato che queste esperienze di contatto fisico influenzano non solo il loro benessere immediato, ma anche le loro capacità cognitive, emotive e sociali a lungo termine.

1. Effetti di un abbraccio mancato

Nel 2000, il professor Charles Nelson, specialista in neuroscienze dello sviluppo, visitò l'orfanotrofio di Santa Caterina a Bucarest, Romania, struttura che faceva parte di una rete di orfanotrofi statali nei quali si trovavano 170.000 bambini, molti dei quali mostravano patologie come il disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD) e l'autismo (Oberhaus 2022).

Questa visita portò alla nascita del Bucharest Early Intervention Project (BEIP), un progetto di ricerca che ha studiato per più di 20 anni le differenze tra bambini rimasti in orfanotrofio e quelli affidati a famiglie adottive.

Il BEIP ha mostrato che la mancanza di interazioni sociali e stimoli emotivi nella prima infanzia (deprivazione psicosociale precoce) influisce significativamente sullo sviluppo cerebrale dei bambini (Nelson et. al 2007, Forsell e Åström 2012).

Ciò accade poiché il cervello si sviluppa gradualmente dalla nascita all'età adulta ma la sua capacità di cambiare in risposta agli stimoli esterni è massima nei primi anni di vita e diminuisce con il passare del tempo.

[Neuroplasticità negli anni - Fonte: Levitt 2009]

 

2. Cosa succede quando si abbraccia

L'abbraccio e tutte le stimolazioni cutanee piacevoli:

  • Stimolano specifici recettori della pelle, i quali trasmettono segnali ad una parte del cervello chiamata ipotalamo (Moschetti 2007);

  • Quando l'ipotalamo si attiva, produce ossitocina, un ormone che aumenta la tendenza all'interazione sociale, alla creazione di legami positivi, riducendo allo stesso tempo ansia, paura, dolore, infiammazione e stress (Moberg et al. 2020);

  • L'ipotalamo inoltre comunica con le aree del cervello responsabili della regolazione delle emozioni, producendo effetti calmanti, come la riduzione del cortisolo, della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca  (Uvnäs-Moberg, 1998).

 

[Dalla pelle al cervello, immagine semplificata]

 

3. Abbraccio e "Attaccamento"

L'abbraccio è parte di un più ampio insieme di esperienze di cura che genera un legame emotivo profondo e duraturo tra i bambini e i loro caregivers principali (genitori o coloro che li accudiscono). In psicologia questo legame è chiamato "Attaccamento" (Bowlby 1969) ed ha un'importanza capitale nello sviluppo psicologico.

Le diverse esperienze di attaccamento che i bambini sperimentano nella prima infanzia hanno ripercussioni sui loro tratti psicologici e sulla predisposizione a diverse forme di disagio nell'età adulta (Ainsworth et al. 1978, Main e Solomon 1986):

  • Quando i caregiver sono emotivamente disponibili, sensibili e rispondono adeguatamente ai bisogni del bambino, si sviluppa il cosiddetto attaccamento sicuro, in cui il bambino tende a mostrare fiducia nel caregiver, esplora liberamente l'ambiente e cerca conforto dal caregiver quando è angosciato. Ciò può ridurre nell'età adulta la probabilità di disturbi come ansia e depressione.

  • Quando i caregiver non sono emotivamente disponibili, si sviluppa il cosiddetto attaccamento insicuro-evitante, in cui il bambino tende a evitare il caregiver, non cerca conforto durante i momenti di stress e non mostra preferenza tra un caregiver e un estraneo. Ciò può aumentare nell'età adulta la probabilità di disturbi dell'umore e disturbi di personalità evitante.

  • Quando i caregiver sono inconsistenti nelle risposte, a volte sensibili e altre volte insensibili, si sviluppa il cosiddetto attaccamento insicuro ambivalente / resistente, in cui il bambino tende a essere molto ansioso e insicuro, cerca vicinanza ma mostra resistenza e rabbia verso il caregiver. Ciò può aumentare nell'età adulta la probabilità di disturbi come disturbi d'ansia e disturbo borderline di personalità.

  • Quando i caregiver sono spaventati o spaventanti, contraddittori e imprevedibili, si sviluppa il cosiddetto attaccamento disorganizzato, in cui il bambino tende a mostrare comportamenti confusi, e può mostrare segni di disorientamento o paura nei confronti del caregiver. Ciò può aumentare nell'età adulta la probabilità di disturbi come disturbi dissociativi e disturbo post-traumatico da stress.


Uno studio del 2016 ha dimostrato che l'abbraccio, e in generale tutte le dimostrazioni esplicite di affetto, hanno delle conseguenze significative anche sulle competenze sociali dei bambini (Altschul et al. 2016). L'analisi dei dati di 3.279 famiglie urbane degli Stati Uniti nel periodo 0-5 anni ha dimostrato che:

  • La dimostrazione di calore da parte della madre è correlata all'incremento delle competenze sociali dei bambini;
  • Pratiche come lo sculacciamento all'età di 3 anni sono associate ad un incremento dell'aggressività;


4. Conclusioni

L'esposizione agli abbracci o manifestazioni d'affetto esplicite durante l'infanzia è fondamentale per lo sviluppo di:

  • Capacità cognitive emotive e sociali dei bambini;
  • Attaccamento sicuro;
  • Salute mentale in età adulta;

E' importante dunque:

  • Sensibilizzare i genitori sull'importanza di manifestazioni di affetto esplicite;
  • Promuovere ambienti familiari che supportano l'abbraccio e il contatto fisico;
  • Integrare, laddove necessario, il contatto fisico negli approcci terapeutici;

 

Bibliografia:

 

 

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